Articolo del: 09/02/2011
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MILANO - La Regione Lombardia ha annunciato una serie di misure per affrontare l'emergenza smog nell'area critica. Fra queste, un contributo annuo di 2 milioni di euro «a tutti i Comuni che documentano di aver eseguito i controlli» sui mezzi inquinanti e gli impianti termici. Lo ha annunciato il governatore Roberto Formigoni in una conferenza stampa al Pirellone. «Non sempre i controlli vengono effettuati, anche se i Comuni sono tenuti a farlo», ha osservato Formigoni, che ha stabilito l'obiettivo di «triplicare il numero dei controlli effettuati lo scorso anno, arrivando entro il 15 di aprile a 120-150 mila». Formigoni comunque ritiene indispensabile un intervento a livello nazionale: «Rinnoviamo la richiesta al governo di redigere un piano aria nazionale, come chiediamo da tempo e come chiede anche l'Unione Europea».
«STRINGERE LA CINGHIA» - Rivolgendosi poi direttamente ai cittadini, Formigoni ha lanciato un appello: «Occorre stringere la cinghia dal punto di vista dei comportamenti individuali». E quindi «il mio invito è di limitare o di abolire l'uso dei mezzi di circolazione privati se non strettamente necessario, non solo di quelli inquinanti, soprattutto in questi giorni». Formigoni ha anche chiesto di rispettare le temperature stabilite per legge per gli impianti di riscaldamento.
MOBILITY CARD ESTESA - Il presidente della Lombardia ha annunciato inoltre il potenziamento della «Mobility card», la carta prepagata del valore di 3mila euro da spendere per i mezzi di trasporto pubblici destinata a chi rottama la vecchia auto: «La sperimentazione ha funzionato e adesso si passa alla fase strutturale», nella quale sarà ampliata a tutti i Comuni dell'area critica che ne facciano richiesta. Infine è stato annunciato che per venerdì si riunirà la prima conferenza di tutti i mobility manager presenti in Regione, «un'assemblea in cui studieremo - ha spiegato Formigoni - strategie comuni per migliorare ulteriormente il trasporto ecocompatibile di questi enti e aziende» in cui c'è la figura del mobility manager. «Da queste nuove misure - ha concluso il governatore lombardo - ci aspettiamo un contributo all'abbattimento delle polveri sottili: si tratta di misure ulteriori rispetto a quelle strutturali adottate dalla Regione da diversi anni e che hanno migliorato la situazione. Caposaldo della nostra azione rimane la nostra legge sull'aria, siamo a metà del cammino e non certo all'anno zero».
IL TAVOLO DEI SINDACI - Mercoledì si è anche riunito il tavolo convocato dal presidente della Provincia di Milano Guido Podestà con i sindaci della provincia per affrontare l'emergenza smog. Tra i provvedimenti in discussione, l'introduzione delle targhe alterne e riduzione della velocità sulle strade ad alto scorrimento. «Non escludiamo l'ipotesi delle targhe alterne in questo periodo più difficile per l'inquinamento, perché è l'unica misura che può ridurre significativamente il numero dei veicoli circolanti», ha detto Podestà. Quanto alla possibile data di introduzione delle targhe alterne Podestà ha indicato come «un'ipotesi» quella di lunedì prossimo. Aperto a questa soluzione si è dimostrato il sindaco di Sesto San Giovanni, Giorgio Albini, mentre è apparso scettico il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, che ha ricordato come con questa misura in passato «mi passato mi sembra che non abbiamo risolto i problemi», anticipando che ne parlerà con il sindaco Letizia Moratti.
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