| Strade, qualcosa non va e per l’Expo si lavori
Articolo del: 20/04/2008 Autore: Sergio Rotondo
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Ci risiamo. Sono bastati un grande appuntamento internazionale come il Salone del mobile e un po’ di pioggia (evento meteorologico non certo inusuale per la nostra città) per mandare in tilt Milano. Al punto che si è dovuto richiedere l’intervento della Protezione civile! È storia vecchia. Capita durante le settimane della moda, in occasione delle fiere che richiamano visitatori e addetti ai lavori da ogni parte del mondo. Soprattutto quando all’avvenimento fieristico vero e proprio si abbina un folto «fuori salone». Mercoledì sera, chi si è avventurato in via Tortona e via Savona ha detto che gli sembrava di essere sulla spiaggia di Rimini il 15 di agosto. Colpa di una viabilità inadeguata, della mancanza di scelte per chi da Milano si dirige ai padiglioni di Rho-Pero, di parcheggi insufficienti per manifestazioni di grande richiamo. Anche l’altra mattina, esauriti in fretta i posti disponibili, si sono create insopportabili code con gli automobilisti che non sapevano più cosa fare. E non si può neppure dire «lasciate l’auto a casa e prendete il metrò» perché chi lo ha fatto ha dovuto sottoporsi a code interminabili ai tornelli. Fino a quando l’Atm ha deciso di aprirli per far defluire più in fretta le persone. E viene da ridere, per non piangere, se si pensa che era pronto un accordo con i vigili urbani di Rho affinché dessero una mano in occasioni di questo genere. Ovviamente le spese sarebbero state a carico della Fiera, ma i rappresentanti sindacali dei ghisa hanno detto no perché questi straordinari sarebbero stati pagati soltanto a fine anno. C’è comunque qualcosa che non funziona nella nuova Fiera. Bisogna pensare a qualche collegamento stradale diretto da Milano: la statale del Sempione, la tangenziale o la strada che passa da Baranzate di Bollate nelle ore di punta sono già normalmente trafficatissime, figuriamoci quando ci sono decine di migliaia di automobili che si aggiungono. La situazione potrà migliorare un po’ con l’inaugurazione della nuova stazione del Passante ferroviario. Ma non basterà. Ed è indubbio che qualcosa debba essere fatta prima dell’Expo 2015, quando, è presumibile, anche la Fiera avrà un ruolo da protagonista. A proposito dell’Expo ci fanno però sorridere dichiarazioni del tipo: «Abbiamo fatto una figuraccia in vista dell’Expo», «Milano non è pronta per l’Expo» o «Avanti così e l’Expo sarà un flop». Siamo i primi a dire che 7 anni passano in fretta però a tutto c’è un limite.
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