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Pochi taxi e metrò, traffico in tilt: e in città è il caos

Articolo del: 20/04/2008
Autore: Gianandrea Zagato

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Salone del Mobile uguale caos. Traffico in tilt: auto in coda, metrò e taxi insufficienti. Disagio quotidiano che fa venire l’orticaria a chi sta preparando Milano all’Expo 2015. E il disservizio, tanto per essere chiari, non si può spiegare sfruttando «l’incremento dei visitatori» che, dati alla mano, ha sforato il venti per cento in più.
Lo dice chiaramente Michele Perini, presidente di Fiera Milano: «Le strade attorno alla Fiera di Rho-Pero sono intasate come al solito. Per fortuna il sessanta per cento dei visitatori usa il metrò, ma quelli che vengono da fuori cosa fanno? Paghiamo l’incertezza della Provincia di Milano sul tema delle infrastrutture. Ho stima di Filippo Penati, ma buona parte della responsabilità sta a loro».

Già, anche se la frequenza di passaggio dei treni della metropolitana - come fa sapere Atm - è scesa sino a due minuti a fronte di un traffico di seimila passeggeri ogni sessanta minuti, per gli automobilisti resta un calvario. «I cantieri per la quarta corsia dell’A4 apriranno solo tra un anno e il risultato sono la paralisi sia sulla Milano-Torino, A8 e Tangenziali di Milano» chiosano dalla Polstrada. Spiega sul campo mentre nell’aula consiliare di Palazzo Isimbardi «si continua a votare contro le infrastrutture» annota Bruno Dapei, (Fi): «Il presidente è sempre ostaggio dei diktat degli alleati della sinistra radicale. È grottesco vedere votare contro la BreBeMi proprio chi si vorrebbe accreditare all’esterno come l’uomo della Provvidenza nel rilancio degli investimenti infrastrutturali».
Accusa supportata dal bilancio provinciale e dalle cronache locali che registrano le «scandalizzate» reazioni dei visitatori stranieri per quello che, definizione made in Rho, è «un disastro annunciato». E che, tra l’altro, grazie al prefetto Gian Valerio Lombardi, ha scampato il pericolo dello sciopero dei mezzi pubblici. Ma il danno all’immagine c’è, osservano dalla Fiera: «I disservizi danneggiano l’immagine della città che si deve preparare all’Expo 2015» segnala Rosario Messina del Cosmit, la società che organizza il Salone del Mobile. E la Regione Lombardia tramite l’assessore Massimo Ponzoni fa sapere «di seguire la manifestazione con grande cura e attenzione per rendere il traffico più agevole possibile».

Al Salone, giusto per ribadirne il peso economico, sono presenti 524 espositori esteri e 368 designer di 37 paesi diversi: «Intorno ruotano visitatori, soprattutto stranieri, mossi dall’innovazione, fatto importante che dà ampio risalto all’immagine del nostro Paese» ribadisce Perini. Immagine andata in tilt nella sua prima prova dell’era Expo, con taxi che hanno perfino impiegato tre-ore-tre per andare dalla stazione Centrale alla fiera di Rho. Anche per questo, Palazzo Marino, ha chiesto di liberalizzare i turni del servizio taxi sino al 21 aprile: richiesta che, concretamente, significa aumentare i taxi in circolazione di 800 unità ossia portare a 5.600 il numero totale di auto bianche sulla strada.



Commento: Fuori Milano sarà colpa della provincia, ma in città gli intasamenti, le code e gli ingorghi sono colpa della pessima azione delle ultime amministrazioni, quelle di Albertini e della Moratti. I quali non hanno fatto altro che allargare marciapiedi, chiudere strade, eliminare posti per parcehggiare, aprire cantieri per poco utili box nei posti più assurdi. Tutto apparentemente in un ottica tesa a venire incontro agli interessi di coloro cui questi lavori vengono appaltati e a rincorrere un ambientalismo demagogico e superficiale. Ambientalismo che le ultime elezioni hanno dimostrato non avere neanche questo gran seguito fra i cittadini. E' ora che i nostri amministratori facciano inverione a U e la smettano di vedere la gestione della mobilità come un' occasione per far cassa, invece che come un problema grave da risolvere andando incontro alle esigenze dei cittadini che lavorano e devono potersi muovere agevolmente.

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