Articolo del: 22/04/2008 Autore: Annalisa Serpilli
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«Andrebbe riorganizzato l'intero sistema fieristico da un punto di vista della mobilità». Sono le parole di Elio Catania, presidente Atm, che così ha spiegato i disagi vissuti dai visitatori del Salone del Mobile che hanno preso la metropolitana. «Molti hanno scelto il metrò perché l'accesso via strada è quasi impossibile. Abbiamo fatto tesoro per affrontare la questione in futuro ma non è un problema di metropolitana».
Eppure Atm fa sapere di non essere preoccupata per l’Expo 2015, anche se uno degli obiettivi dell’evento sarà la creazione di una cittadella ecologica in Fiera, raggiungibile solo con i mezzi pubblici. Un progetto che Marco Ponti, ordinario al Politecnico di economia dei trasporti, definisce «irrealizzabile, dispendioso e dannoso ».
Professor Ponti, perché è così negativo sull’incremento dei mezzi pubblici in Fiera? – Perché per raggiungere l’obiettivo dell’Expo sarebbe necessaria almeno un’altra linea metropolitana. Tutti soldi pubblici buttati. Una volta concluso l’evento, infatti, la domanda di trasporto si ridurrà a un quinto.
E allora cosa propone? – L’unica soluzione è creare infrastrutture mobili, poi riutilizzabili in altre aree della città, ad esempio incrementando le linee degli autobus. Ma è assurdo pensare che riusciranno a sopperire al 100% alla domanda che si creerà in quei 6 mesi. Anche risolvendo i problemi di viabilità che ci sono ora, come appunto i cantieri. Morale, alcuni dovranno prendere l’auto.
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