Articolo del: 28/04/2011 Autore: FRANCO VANNI
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Il giudice di pace boccia i provvedimenti antismog del Comune. E in particolare quelle modifiche a Ecopass fatte solo nei giorni di massima concentrazione di polveri sottili nell'aria. Diverse sentenze, l'ultima di pochi giorni fa, danno ragione ad automobilisti entrati nella cerchia dei Bastioni senza pagare perché convinti, in buona fede, che i loro veicoli fossero esentati. E non sapendo che invece, a causa della temporanea "emergenza smog", l'obbligo di pagare riguardava anche loro.
Vista la poca informazione da parte del Comune, e un sistema di deroghe ed eccezioni illogico, il giudice nella maggior parte dei casi dà ragione ai ricorrenti in nome del mancato rispetto "degli obblighi del Comune di garantire a tutti i cittadini completa e adeguata conoscenza dei provvedimenti adottati", per citare una delle sentenze che bocciano le repentine e complesse modifiche delle regole di Ecopass in caso di picchi di smog.
Per il periodo fra l'1 e il 21 febbraio 2010, ad esempio, i ricorsi al giudice sono stati 450. In maggioranza si tratta di guidatori di auto diesel euro 4 senza filtro antiparticolato che in quei 22 giorni di Pm 10 alle stelle avrebbero dovuto pagare ma non lo hanno fatto. Erano convinti di potere entrare gratis, come facevano fino al giorno prima della "emergenza ambientale" e come sono tornati a fare dopo. Una delle sentenze più recenti, di un mese fa, nell'accogliere un ricorso parla di "violazione dei diritti dei cittadini garantiti dalla legge" da parte di Palazzo Marino. Il Comune a fine febbraio 2010 ha infatti inviato a casa dei multati una lettera per spiegare che chi era entrato in area Ecopass senza pagare dall'1 al 15 del mese poteva sistemare tutto, pagando in ritardo i tagliandini per le tre settimane passate. Chi invece ha circolato fra il 16 al 22 febbraio - come l'automobilista autore del ricorso a cui si riferisce la sentenza citata - non ha goduto della sanatoria, dovendo pagare o contestare multe.
Questo ennesimo incidente di percorso sulla strada di Ecopass porta il coordinatore dei giudici di pace a una riflessione: "Da cittadino ritengo che Ecopass abbia finalità positive, come la riduzione dell'inquinamento - dice Vito Dattolico - ma come uomo di diritto devo registrare la necessità di una semplificazione delle regole: o si paga tutti, senza deroghe e favoritismi, escludendo solo le categorie sensibili, oppure non è garantito il principio dell'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge". In base a questa impostazione, variamente declinata dai magistrati caso per caso, chi fa ricorso per multe Ecopass spesso vince. E il numero di pratiche non si riduce nonostante dal 2010 fare ricorso abbia un costo. "Ecopass dovrebbe essere pagato da tutti, in proporzione all'inquinamento, ma senza massacrare chi ha auto più vecchie", dice Marco Donzelli, presidente di Codacons. Legambiente vede nelle sentenze una condanna alla gestione dell'emergenza smog. "Gli interventi della giunta Moratti sono temporanei - dice il presidente regionale, Damiano Di Simine - l'inquinamento è strutturale, e bisogna cambiare il modo di muoversi in città".
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