Articolo del: 26/05/2011
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Poco più di tre giorni di campagna elettorale, quindi sabato scatterà il silenzio per poi tornare alle urne domenica e lunedì per scegliere il sindaco di Milano dei prossimi cinque anni. Oggi Letizia Moratti ha riunito la giunta per formalizzare due impegni annunciati nei giorni scorsi per la mobilità: l’abolizione dell’Ecopass per i milanesi dal primo ottobre e la sosta gratis per i residenti sulle strisce blu del proprio quartiere; inoltre ci saranno agevolazioni per i commercianti. La giunta non ha approvato tecnicamente i provvedimenti, ma ha preso atto di un orientamento che, in caso di conferma del centrodestra, sarà tradotto in delibere esecutive. Secca la replica di Giuliano Pisapia, che ha parlato di «saldi di fine stagione». «Il sindaco - ha affermato il candidato del centrosinistra - contraddice il suo programma». L’avvocato ha anche annunciato per oggi il deposito di una denuncia alla Procura per quella che ha definito «una serie di episodi di diffamazione e soprattutto di scorrettezze che hanno rilievo penale in campagna elettorale». In particolare, il candidato sindaco del centrosinistra ha raccontato di «gruppi di persone che vanno in giro a disturbare la gente in metropolitana in metropolitana e nei quartieri dicendo di essere esponenti dei comitati di zona di Pisapia, altre persone travestite da zingari, che diffondono volantini, altre che mettono in giro voci sulla costruzione della più grande moschea d’Europa». Pispaia, infine, è tornato a proporre il diritto di voto agli immigrati nei consigli di zona e confermato la creazione di un registro delle unioni di fatto («non è una promozione, ma il riconoscimento della realtà che esiste»). Intanto, il Comitato promotore dei 5 referendum ambientali (capitanato da Enrico Fedrighini, Marco Cappato e Edoardo Croci) ha accusato al sindaco e il Comune di non avere dato abbastanza visibilità ai quesiti ambientali che si terranno il 12 e 13 giugno e chiesto ai due candidati se e come voteranno. La Moratti, che ieri è stata in visita prima alla Cascina Merlata, poi in corso Buenos Aires fra applausi e contestazioni, ha confermato che voterà 5 sì ma con una precisazione: «Sul primo, che chiede una nuova tassa su autoveicoli, privatamente sono d’accordo ma come sindaco no». Anche il candidato del centrosinistra, che ieri si è diviso fra un incontro con gli studenti in Bocconi e i volontari delle Acli, voterà cinque sì: «È importante andare a votare e l’esito della consultazione sarà attuata quando sarò sindaco».
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