| Pisapia: «Saremo la città più verde». Quattro sì al 90%; solo l’estensione del ticket piace meno Referendum, Milano dice sì anche all’ambiente
Articolo del: 15/06/2011
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Un successo nel successo. Anche i cinque referendum consultivi meneghini di indirizzo sull’ambiente sono passati con un largo margine. Ci voleva un quorum del 30%: l’affluenza si è attestata intorno al 49 con piccoli scarti tra un quesito e l’altro. In pratica, un milanese su due è andato a votare. I risultati indicano una netta, quasi bulgara, vittoria dei Sì: Verde (95,56%), Expo (95,51), Risparmio energetico (95,29), Navigli (94,32 %). Unico dato che si discosta dal quasi plebiscito è quello su Ecopass, fermo al 79,13%. Ad ogni modo, otto milanesi vogliono che si estenda il ticket antismog. Il presidente del comitato promotore MilanoSiMuove, Edoardo Croci, ha parlato di «risultato storico»; gli fa eco il Verde Enrico Fedrighini: «Questa è un’idea di partecipazione alla cosa pubblica importante che dimostra il livello di maturità dei meneghini». Sulla stessa linea il segretario Marco Cappato: «Così mettiamo in cima all’agenda dell’Amministrazione la trasformazione ecologica di Milano». Già, perch l’esito positivo dei referendum impone al Consiglio e alla Giunta comunale di riunirsi, entro 60 giorni, per accogliere in modo totale o parziale l’indirizzo indicato dai cittadini. Per il sindaco Giuliano Pisapia, «il mandato che arriva da centinaia di migliaia di milanesi - circa 490mila - è molto chiaro. Ora Milano si candida a essere la città più verde d’Europa». Infine la promessa: «Rispetteremo la volontà dei cittadini, coinvolgendo il Consiglio nelle scelte fondamentali per il futuro della città». Nell’attesa, la Lega è preoccupata: «Il voto su Ecopass è disastroso, una mazzata per chi lavora», tuona Matteo Salvini che plaude agli altri quattro referendum. Ed è pronto a tramutare in «progetti concreti, coerenti e sostenibili i quesiti proposti», Manfredi Palmeri, del Nuovo Polo. Interpreta politicamente gli esiti, il governatore Roberto Formigoni: «Gli elettori hanno voluto dare un’altra botta al centrodestra. C’è una insofferenza molto alta nei confronti di chi sta guidando il Paese». «La questione della sostenibilità economica del progetto proposto è molto delicata. Le iniziative previste andranno a toccare le tasche dei cittadini, con l’ecopass, o ridurranno altri interventi importanti, come l’housing sociale», avverte l’ex assessore comunale Carlo Masseroli del Pdl. In merito ai quesiti nazionali, per i quali l’affluenza è stata del 52%, i sì sono stati: per la privatizzazione dell’acqua il 93,28%, per i servizi pubblici il 92,45%, per il nucleare il 91,54% e per il legittimo impedimento il 93,49%.
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