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Impugnata la sentenza che assolse 2 dipendenti per la morte di un motociclista
Panettoni killer, Comune ancora alla sbarra

Articolo del: 17/06/2011


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I panettoni sono «un ostacolo pericoloso per la circolazione». Se a questi si aggiunge il pavè sconnesso, con un massello oscillante che sporge di 4 centrimetri, diventano mortali. Come nel caso di Moreno Saporito, 39enne caduto con lo scooter nel 2004 in via Lamarmora e schiantatosi contro i dissuasori. Ma allora chi li ha messi deve essere condannato. Lo sostiene l’avvocato Luigi Liguori, legale dalla compagna del motociclista e dal loro figlioletto, nell’atto con cui ha impugnato la sentenza che nel 2009 ha assolto 4 dipendenti comunali responsabili della manutenzione delle strade dall’accusa di omicidio colposo. Secondo il giudice di primo grado, non è stato provato che Saporito abbia perso il controllo del motorino urtando proprio contro il massello basculante. Potrebbe aver fatto una manovra azzardata per evitarlo, finendo al suolo.
Ora, nel documento con cui ha ottenuto il processo d’appello, Liguori obietta che se anche la dinamica fosse questa, «dimostra incontestabilmente» come «l’insidia costituita dal massello possa essere l’unica causa del sinistro». Per non parlare dei panettoni lungo tutta la via, poi rimossi dopo l’incidente. Per il legale, «la responsabilità del Comune sul punto deriva anche dal fatto che ha messo in secondo piano» la sicurezza dei motociclisti, «privilegiando l’esigenza di preservare la via da possibili parcheggi abusivi». Di qui la richiesta a di condannare i dipendenti comunali e con loro l’amministrazione in qualità di responsabile civile.

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