Articolo del: 24/04/2008 Autore: Chiara Campo
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L’isola che non c’è. Almeno, non dal primo maggio, come era annunciato da mesi. Tutto secondo copione: anche quest’anno per l’isola estiva dei Navigli è già scattato il primo stop. «Slitterà almeno di due settimane», assicura il presidente del Consiglio di zona 6, Massimo Girtanner. E l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci, che ieri è intervenuto sul tema alla Commissione Sicurezza e Trasporti riunita a Palazzo Marino, conferma che «forse non c’è tempo per approvare la delibera entro il primo maggio». Certo non nella seduta di oggi. Ma non è solo un problema di tempi tecnici.
Restano da sciogliere alcuni nodi, primo quello che Girtanner ha posto a nome dei residenti: Croci ha ricordato che l’edizione 2008 dei Navigli by night prevede, oltre ad «arredi omogenei» - sedie e tavolini non di plastica ma di metallo o vimini, ombrelloni avorio o beige, senza scritte pubblicitarie -, un palinsesto «di eventi culturali di qualità», e i commercianti «dovranno sottoporlo al consiglio di zona». «Ma finora non abbiamo visto niente e non vorremmo - afferma Girtanner -: vanno messi nero su bianco prima che inizi, a costo di far slittare l’incontro». La Lega invece vorrebbe che si accorciasse, almeno di 2 mesi. L’isola era prevista dal primo maggio al 28 settembre, Navigli chiusi al traffico dalle 12 all’1 la domenica, dalle 18 all’una dal lunedì al giovedì e fino alle 2 il venerdì e sabato finché c’è scuola, poi chiusura allungata fino alle due tutti i giorni. «Ma 5 mesi sono troppi - afferma il capogruppo della Lega Matteo Salvini -, chiediamo ai cittadini di sopportare i tavolini all’aperto solo per 3 mesi». I comitati presenti in aula, ça va sans dir, applaudono all’ipotesi perché «già 90 giorni sono troppi - afferma Anna Brada -, mettetevi una mano sulla coscienza, non possiamo stare 5 mesi “tappati” in casa con le finestre chiuse e l’aria condizionata accesa, il rumore è insopportabile. E se succede qualcosa i soccorsi sono bloccati». Non è una boutade: Giampaolo Vietri, funzionario dei vigili del fuoco, riferisce che tra auto in doppia fila (o parcheggiate persino davanti alla caserma di via Darwin, a bloccare l’uscita dei mezzi) e dehors che sforano gli spazi consentiti, più volte l’anno scorso i pompieri hanno dovuto «scendere dal camion e proseguire a piedi».
E i ghisa ammettono che «ci sarà una squadra speciale a controllare che i locali rispettino gli spazi, ma il problema del parcheggio selvaggio è difficile da risolvere. Manderemo avvisi preventivi nella zona, perché spesso sono i residenti a trasgredire, poi scatteranno le multe». I vigili ogni sera sorveglieranno gli accessi alla «zona rossa», anche se i commercianti avevano chiesto al Comune di tagliare il servizio, accontentandosi dei pilomat. L’assessore Croci assicura «massima disponibilità a recepire le richieste dei residenti e migliorare l’isola», confermando però che «5 mesi non sono troppi, perché il prossimo passo sarà la pedonalizzazione, che potrebbe partire già dopo il test estivo».
Marco Osnato, consigliere di An, frena: «I Navigli pedonali tutto l’anno sono subordinati alla realizzazione del parcheggio alla Darsena». E per ora, il cantiere è ancora fermo. Carlo Montalbetti della Lista Fo ha ottenuto che la commissione di controllo, già prevista, sia allargata ai consiglieri, Franco De Angelis del Gruppo misto chiede sopralluoghi notturni «a sorpresa» per controllare che i commercianti stiano alle regole.
Commento: Ma il Comune deve guadagnare, attraverso le licenze di occupazione di suolo pubblico e anche e soprattutto attraverso le multe ai numerosi avventori, che non potranno fare a meno di parcheggiare in gran numero in modo irregolare. (Una volta si poteva parcheggiare in darsena, ma poi il Comune ha pensato bene di costruire un magnifico parcheggio interrato, e così adesso niente parcheggio, ne' di superficie, ne' interrato.)
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