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Due pratiche scottanti per lucia Castellano. i costruttori: se revocano, pronti alle cause
Sant'Ambrogio e Lavater,
verifica sui cantieri dei box
Vertice in Comune su due progetti approvati da Letizia Moratti e «cancellati» in campagna elettorale da Pisapia

Articolo del: 24/06/2011
Autore: Armando Stella

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MILANO - Disse Pisapia: «Sui cantieri in piazzale Lavater e in piazza Sant'Ambrogio s'interverrà facendo sospendere i lavori». Sono passati due mesi. Il primo è ancora un autosilo di carta, appeso al Tar; l'altro è una radura accanto alla basilica, dove si manovra già da otto mesi. Ma fino a quando? Ci sono due pratiche delicate sul tavolo del neoassessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano. Sono due progetti approvati da Letizia Moratti e «cancellati» in campagna elettorale da Giuliano Pisapia: «Li sospenderemo!». Problema: dopo gli impegni, è l'ora delle scelte. Castellano ha incontrato giovedì i suoi dirigenti per approfondire i dossier e valutare l'opportunità e le conseguenze di uno stop alle procedure. Perché la revoca delle concessioni aprirebbe durissimi contenziosi economici tra le imprese e l'amministrazione. Lo dice chiaramente Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil e titolare della società che sta realizzando i box in Sant'Ambrogio, la Borio Mangiarotti: «Se la giunta optasse per un provvedimento di autotutela dovremmo ricorrere nelle sedi opportune». E lì, nei tribunali, chiedere i danni. Si parla di oltre 10 milioni di euro.

S'incrociano ragioni politiche e obblighi di bilancio nella partita aperta dalla giunta Pisapia sul Piano urbano parcheggi. Da una parte c'è la necessità di marcare la discontinuità con l'amministrazione Moratti, dall'altra l'esigenza di evitare collassi finanziari alle casse del Comune, già magre e sofferenti. Per ora, annuncia l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, si procederà allo stralcio definitivo di tre progetti già dati per morti: «I box in Santa Maria Valle, piazza Fontana e via della Zecca Vecchia». E gli altri?

In piazzale Lavater sono previsti 480 posti auto (metà box per residenti, metà a rotazione) su cinque piani interrati. Ma il project financing - contestato dal comitato di zona, dal centrosinistra e larga parte del centrodestra - non è ancora partito, il Tar non s'è pronunciato ed è in crisi la società concessionaria. Delle due, la pratica Lavater è tecnicamente la più semplice.

La vera incognita è Sant'Ambrogio: 236 posti auto a rotazione e 350 privati (quasi tutti venduti, ne mancano una trentina). Borio Mangiarotti e Botta spa hanno già completato lo spostamento dei servizi, cominciato il «trasloco» della fogna e appaltato l'intervento sulle paratie. Il contratto prevede la consegna alla fine del 2012: «Solo per gli scavi archeologici - osserva De Albertis - abbiamo speso 3,5 milioni di euro. Noi abbiamo una convenzione, un titolo abilitativo e un progetto esecutivo approvato da tutti. I danni di un blocco sarebbero enormi, economici e d'immagine. Nel caso, ci difenderemo».

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