Articolo del: 23/07/2011
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Linee chiuse del metro, autobus e tram fermi, nei depositi il 97% dei mezzi. Fuori servizio l’85% treni, mentre il traffico in città va in tilt. Un venerdì nero per i trasporti, con l’immaginabile disagio per i pendolari e chi torna nella sua città solo nel week-end. Per non parlare dell’esodo dei vacanzieri in questo penultimo venerdì di luglio. Insomma Milano e l’italia sono paralizzate per lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto locale e ferroviario indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa trasporti, Faisa e Fas e il Pd cosa fa? Chiede ai cittadini di portare pazienza perché «lo sciopero è l’unico modo di farsi sentire». Peccato che quando si tratta di una serie infinita di agitazioni si perde il senso della protesta e con questo la pazienza dei passeggeri, dei lavoratori, dei pendolari, dei milanesi in generale. «I tagli al trasporto pubblico locale operati dal Governo, e il contratto da tanto tempo non rinnovato, l’esigenza di dare più servizi ai cittadini cioè tram, autobus e metro più puntuali più veloci più affidabili, l’esigenza di garantire il lavoro agli attuali occupati e di dare occupazione ai giovani, determinano la nostra condivisione agli obiettivi dello sciopero» chiosano la capogruppo del pd a Palazzo Marino Carmela Rozza e il Presidente Commissione Mobilità, Ambiente Carlo Monguzzi. Oltre al danno la beffa: difficile capire per gli automobilisti bloccati nel traffico e i pendolari alle prese con l’odissea del ritorno a casa che il personale del trasporto pubblico sciopera per garantire mezzi più puntuali, più veloci e più affidabili? E manco a farlo apposta lo sciopero cade proprio il giorno in cui la giunta Pisapia delibera l’aumento del biglietto dei mezzi pubblici del 50%, portando la tariffa da 1 euro a 1,50 a partire da settembre. «È una decisione dolorosa, che penalizza ingiustamente il servizio e i cittadini incolpevoli, come gli stessi rappresentanti dei lavoratori sostengono nella dichiarazione di sciopero - proseguono Rozza e Monguzzi - ma è purtroppo l’unico modo per farsi sentire da una controparte sorda e distante. Chiediamo a tutti i cittadini di pazientare nella speranza che i disagi siano ridotti al minimo, e che dalla lotta dei tranvieri di domani possa arrivare un trasporto pubblico più utile per i cittadini stessi».
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