Articolo del: 11/09/2011
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Nei giorni scorsi hanno fondato la fronda anti-Ecopass. I rappresentanti dei commercianti, artigiani, corrieri aerei, autotrasportatori, si sono riuniti in corso Venezia e si sono detti «pronti a tutto per fermare la tassa». Si chiami pollution o congestion charge, non vogliono pagare. E un primo risultato lo hanno già spuntato, se già si parla di uno sconto consistente per chi fa carico e scarico, intorno ai 2,5-3 euro l’ipotesi (quindi dimezzato nel caso di una tariffa uguale per tutti a cinque euro). Ma non basta, lo anticipa Simonpaolo Buongiardino amministratore dell’Unione del commercio. La richiesta di base non cambia, e nei prossimi giorni la ribadirà all’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran e a quello al Commercio Franco D’Alfonso incaricati di convocare le categorie: «Il commercio è un servizio, non bisogna pagare per rifornire i negozi del centro di merci. Altrimenti, ci dispiacerà farlo, ma i milanesi oltre al ticket rischiano di pagare in cassa o un sovrapprezzo». Doppia stangata per i clienti, insomma. Improbabile che il Comune conceda tanto. Ma «come minimo, inserisca gli Euro 5 tra i veicoli in deroga, perchè molti commercianti dall’avvio di Ecopass hanno investito sul cambio dei furgoni con mezzi più ecologici o sull’installazione dei filtri e hanno bisogno di ammortizzare la spesa. Ci hanno parlato di esenzione dei veicoli elettrici, ibridi, a metano e gpl, anche gli Euro 5 sono mezzi ecologici di ultima generazione».
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