Articolo del: 11/09/2011
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Per i medici l’estensione di Ecopass a tutte le categorie di auto e a un’area più vasta sarebbe un bel problema. Per questo Roberto Carlo Rossi, a nome dello Snami (sindacato nazionale autonomo dei medici) scrive una lettera al sindaco e lancia l’sos dei camici bianchi. «I medici di famiglia e i pediatri - si legge nel testo indirizzato a Pisapia - hanno la necessità di andare a visitare a domicilio i pazienti che non deambulano o che, per varie ragioni, non possono raggiungere lo studio medico. Far pagare ai medici convenzionati l’accesso in area Ecopass rappresenta quindi, ai nostri occhi, una vera e propria ingiustizia, visto che noi ci muoviamo con la nostra auto per dare un servizio ai cittadini nostri pazienti». In sostanza, il super ticket di ingresso alla città renderebbe più costoso il lavoro. «In passato - scrive Rossi - ci era stato detto di prendere la bicicletta per fare le visite domiciliari. Il lavoro dei medici è un lavoro al servizio della città e quindi pensiamo sia opportuno correggere le regole su Ecopass e permettere ai medici convenzionati (poche centinaia) di poter accedere all’area Ecopass senza pagare un iniquo balzello quando vanno a espletare visite domiciliari». Certo, ci sarebbe qualche problema per verificare se il medico sta utilizzando l’auto per raggiungere un paziente infermo o per i fatti suoi, ma si tratta di particolari che potrebbero essere chiariti in uno dei tavoli che le associazioni dei consumatori chiedono al Comune.
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