Articolo del: 23/09/2011 Autore: Armando Stella
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MILANO - «Niente Ecopass al sabato» e «attenzione ai lavoratori», gli artigiani, i fornitori, i corrieri, i medici, chi non può fare a meno di entrare nei Bastioni con l'auto o il furgone: «Bisogna tutelare le esigenze delle categorie», è l'indicazione di Carmela Rozza, la capogruppo del Pd. La prima «correzione» all'impianto del super Ecopass arriva dalla maggioranza che governa Palazzo Marino ed è un messaggio alla giunta: il ticket non penalizzi le categorie. La linea è uscita ieri dal vertice convocato dai capigruppo e dalle segreterie di tutti i partiti della coalizione: bene le consultazioni, avanti con il dialogo, nessuna stangata. Ma una bastonata alla giunta Pisapia arriva comunque dalla Regione, tradizionalmente «ostile» al ticket e già «scettica» nei confronti della pollution charge di Letizia Moratti: «L'Ecopass è palliativo, ha un'incidenza scarsissima sullo smog - dice l'assessore all'Ambiente, Marcello Raimondi -. Meglio gli interventi strutturali promossi dal governatore Formigoni».
Chi promette battaglia è la Lega: «Su Ecopass faremo le barricate - minaccia il capogruppo Matteo Salvini -. Ad ottobre ascolteremo i cittadini con decine di gazebo». E contro consultazioni saranno organizzate anche dal Pdl: «La congestion charge è uno strumento inutile, elitario e punitivo», sostiene il capogruppo Carlo Masseroli. Ribatte il Verde Enrico Fedrighini: «La riduzione del congestionamento, già oggi, consente ai milanesi di risparmiare 9,3 milioni di euro l'anno. I cittadini hanno recuperato tempo e denaro che avrebbero perso in coda. Una misura ancora più rigorosa darebbe solo benefici a residenti e commercianti». Fedrighini lancia un appello alla giunta, condiviso da Legambiente: «Non si sbrachi con agevolazioni e deroghe». Meglio muoversi, comunque. Uno studio del Centro Polaris dell'Università Milano-Bicocca, finanziato dalla Fondazione Cariplo e presentato ieri, ha dimostrato una correlazione tra «l'esposizione a elevate concentrazione di polveri sottili», insidiose modifiche genomiche e l'insorgenza di infiammazioni, malattie respiratorie e cardiovascolari.
Commento: Chissà a cosa si riferisce Fedreghini! Forse il tempo che la gente ha perso per mettersi in regola ogni volta che le capitava di dover entrare in centro? O al costo aggiuntivo? O al tempo perso per arrivare alla meta in modo diverso? In quanto al solito studio, prima di tutto bisognerebbe leggerlo. Secondo che l' inquinamento faccia male, si sapeva già. Ciò però non conferisce alcuna validità aggiuntiva alla politica del Comune (sia questa giunta, che la precedente), che a nostro avviso ha contribuito, e contribuisce, ad aumentare l'inquinamento, invece che a ridurlo, creando ovunque intralci e ostacoli alla circolazione, con il conseguente proliferare di code e ingorghi.
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