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Niente Ecopass per i residenti
ma solo su un'auto per famiglia
All'interno della Cerchia dei Bastioni esentato un veicolo, ma il ticket si paga su tutti gli altri
Salgono ancora le domeniche a piedi invernali: lo stop scatterà dopo sette giorni fuorilegge

Articolo del: 24/09/2011
Autore: ORIANA LISO

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Chi vive all’interno dell’area Ecopass si potrà muovere attraverso i varchi senza pagare il ticket. Ma solo con un’auto: gratis la 'prima macchina', quella che ogni famiglia residente deciderà di indicare come il veicolo su cui chiedere l’esenzione, mentre si dovrà pagare l’abbonamento — con lo sconto — per tutti gli altri veicoli di proprietà, dal secondo in su. È questa la proposta che in Comune stanno mettendo a punto per la rivoluzione di gennaio, quando l’Ecopass attuale andrà in pensione e si passerà a una formula diversa, quasi certamente una congestion charge che, quindi, riguarderà anche chi vive nelle vie più centrali. Oggi sono circa 8mila i residenti all’interno della Cerchia dei Bastioni che pagano il ticket, perché dotati di auto non abbastanza nuove: un numero destinato ad aumentare se, appunto, si dovesse ampliare il parterre delle auto colpite dal superticket.

L’amministrazione Pisapia si è impegnata a definire la questione entro il 30 ottobre, ma nel frattempo si lavora ad altri provvedimenti che, in qualche modo, incrociano la questione Ecopass. Si lavora soprattutto alla stesura di nuovi provvedimenti antismog, per cui il tempo stringe: perché, per partire contemporaneamente
a quelli della Regione, devono essere approvati con una delibera entro il 15 ottobre prossimo. E le novità — che l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran ha portato ai consiglieri di maggioranza e opposizione — sono su due fronti: ci saranno meno deroghe, e i provvedimenti scatteranno prima. Sono le serie storiche, del resto, a dire che, dal 2007, c’è stato uno sforamento dei livelli di Pm10 per oltre sette giorni consecutivi quattro volte ogni anno. E quindi è a sette giorni — e non più a 12 — che si vuole abbassare la soglia oltre cui far scattare le prime misure del piano comunale antismog. Questo vuol dire più domeniche a piedi: una misura su cui l’assessore Maran ha aperto un canale di confronto con la Provincia e con i comuni dell’hinterland.

Le vere novità arrivano in fase d’emergenza: anche in questo caso, si riduce il numero di giorni oltre i quali si entrerà nella fase acuta di inquinamento da polveri sottili. Non più 18 ma 14 giorni, una condizione che si è verificata quasi ogni anno. Se l’aria dovesse farsi irrespirabile, dopo due settimane di Pm10 alto scatterà il divieto di accesso e di transito nella Cerchia dei Bastioni dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 19,30 non più solo per i veicoli che oggi pagano Ecopass, ma anche per alcune altre categorie oggi esentate, e che verranno definite nei prossimi giorni. Del resto, è la domanda a cui devono rispondere gli uffici del settore Mobilità, se si dovesse andare verso la congestion charge, quali auto saranno escluse da questi blocchi? Non solo i veicoli ibridi ed elettrici, certo, ma le deroghe saranno poche.

A questo provvedimento, poi, si affiancherà quello già annunciato (di cui però si sta studiando l’impatto economico) di allungare la validità del biglietto ordinario Atm da 90 minuti all’intera giornata — solo nei giorni di divieto di accesso e transito in centro — per invogliare la gente a muoversi con i mezzi invece che con la propria auto. Chi spera che la scelta del mezzo pubblico venga invogliata tout court è il comitato referendario “Milano si muove”, che ieri ha presentato le sue proposte — messe a punto con esperti del settore — sui temi dei cinque referendum su mobilità e ambiente. Le proposte verranno girate all’assessore Maran: lui, questa notte alle due e mezza, sarà in piazza XXIV Maggio angolo San Gottardo con il rapper Marracash a inaugurare il servizio festivo dei bus notturni.

Commento: Chissà se poi, il buon assessore, torna a casa in bus anche lui, oppure prende il texi?

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