| Atm, corsa agli abbonamenti +40% rispetto all'anno scorso L'aumento del costo dei biglietti singoli spinge i milanesi all'acquisto di ticket mensili e annuali, i cui prezzi sono rimasti fermi. Boom di sottoscrizioni online
Articolo del: 27/09/2011 Autore: ILARIA CARRA
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Ventiquattromila abbonamenti nelle prime due settimane del mese, il 40 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È scattata la corsa agli acquisti per i mensili e gli annuali dei mezzi pubblici, rimasti invariati nel prezzo a differenza del biglietto singolo, rincarato dal primo settembre da 1 a 1,50 euro. Così i milanesi, per risparmiare, si sono convertiti a un documento di viaggio più definitivo e conveniente: un trend confermato anche dal boom degli abbonamenti comprati online, decuplicati da un anno all’altro.
È con il debutto della manovra del Comune, che ha aumentato di 50 centesimi il biglietto del tram fermo da dieci anni, che si è subito verificata la migrazione del viaggiatore, quello saltuario ma non troppo, verso le tessere mensili e annuali. Un fenomeno che si ricava dai dati registrati agli sportelli dei sei Atm point che a metà settembre già toccavano quota 23.943: nuovi abbonati, inclusi gli over 65 che hanno diritto a uno sconto, e rinnovi da parte degli studenti (dal conteggio sono esclusi quelli che ex novo si sono procurati una nuova tessera).
Il successo dell’abbonamento emerge anche dalle 8.500 transazioni via Internet effettuate nel solo mese di settembre, cifra da arrotondare per eccesso dato che il mese non è ancora finito (il dato è aggiornato a due giorni fa): un numero che è, tuttavia, già dieci volte superiore a quello dello stesso periodo dell’anno scorso, quando le tessere online non avevano nemmeno raggiunto il migliaio. Un’impennata che deriva, oltre che dalla caccia al risparmio, anche dalla campagna di Atm che fino a fine ottobre promuove l’abbonamento comprato con un clic recapitandolo a casa senza spese extra.
Più abbonati, quindi, ma non solo. Perché dalla prime stime ancora ufficiose sembra che la stangata non abbia scoraggiato i milanesi dal prendere i mezzi pubblici: i dati ufficiali si avranno a fine mese, ma pare che il numero complessivo non solo non sia calato ma, almeno nella prima metà del mese, addirittura sia in lieve crescita. Soddisfato l’assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran: «Certamente avremmo preferito non essere costretti a fare gli aumenti — dice — ma i primi dati ci confortano sul fatto che tanti stanno scegliendo di abbonarsi».
Un trend ben accolto anche dalle associazioni di consumatori: «La trasmigrazione verso il mensile, più conveniente, è un fatto positivo — commenta Massimo Ferrari, presidente di Assoutenti — Il problema ora è non perdere gli utenti saltuari: per non spingerli verso l’auto si deve promuovere di più il biglietto giornaliero a 4,5 euro, che nessuno conosce. E serve una soluzione conveniente per trasportare le bici sui mezzi». Poi una raccomandazione per il futuro: «Se i tagli sui trasporti saranno confermati bisognerà cominciare a muoversi ora per individuare misure come l’accisa sulla benzina, per compensare le riduzioni di contributi».
Atm, intanto, ricorda che i vecchi biglietti da un euro varranno fino a fine mese: dal 1 ottobre negli Atm point potranno essere scambiati con quelli nuovi pagando la differenza; idem per gli altri tagliandi scaduti. Piccola proroga per la validità del 2x6 giorni (fino al 3 ottobre), del bigiornaliero (fino al primo di ottobre, se obliterato il 30 settembre) e dei carnet da dieci viaggi, utilizzabili fino alla fine dell’anno.
Commento: Finchè poi non aumenteranno anche mensile e annuale! Qualche scusa scommentto la troveranno...! Che idea geniale, quella di Massimo Ferrari, presidente di Assoutenti! Un' accisa sulla benzina! Non ci aveva mai pensato nessuno! Tagliare gli sprechi, no?
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