| l'assessore Castellano: «la nostra è una politica di dissuasione dall'uso dei mezzi privati» Lavater e Buonarroti, cancellati i box I parcheggi non si faranno più: la giunta ha fatto un accordo con la società, alla quale verserà 1,2 milioni
Articolo del: 01/10/2011
Vai all' articolo originale
MILANO - I parcheggi di piazzale Lavater e Buonarroti non si faranno più. Lo ha deciso la giunta di Palazzo Marino, con un accordo extragiudiziale con la società concessionaria. «Ricuciamo ferita per ferita quattro cicatrici che erano presenti in città», ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano. «I parcheggi a rotazione non si giustificano con una politica di dissuasione dall'uso dei mezzi privati che questa amministrazione sta portando avanti e con l'esito dei referendum cittadini», ha aggiunto. La transazione stipulata dal Comune riguarda i progetti di quattro parcheggi, in capo alla stessa società: oltre che Lavater e Buonarroti, anche Correggio ovest ed est. L’accordo bonario, illustrato dopo la riunione di giunta di venerdì dall’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano, prevede il via libera dell’amministrazione ai rogiti per i 224 posti auto residenziali di Correggio est e la conclusione dei lavori entro il 28 febbraio 2012 in Correggio Ovest, dove non verranno più realizzati i 184 posti a rotazione previsti accanto ai 360 per residenti: saranno tutti residenziali.
ALLA SOCIETA' 1,2 MILIONI DI EURO - Definitivamente revocati i progetti per piazzale Lavater e quello per via Buonarroti, dove la società si è impegnata al ripristino immediato dell’area entro il 31 ottobre. Con la transazione, il Comune verserà alla società 1,2 milioni di euro, a fronte dei 5 milioni chiesti inizialmente dall’operatore per chiudere l’accordo: con questo, l’amministrazione rinuncia alle penali imputabili al costruttore per i ritardi nei lavori, e il privato ai 4 ricorsi pendenti contro Palazzo Marino, tre per il parcheggio di piazzale Lavater e uno per via Buonarroti. L'assessore Castellano, che si è detta molto soddisfatta dal risultato, non ha escluso che la stessa tipologia di intervento possa essere applicata anche per altri parcheggi in programma a Milano. «Questo è l'inizio di una nuova politica - ha concluso - che vuole esaminare i parcheggi uno a uno, ascoltando le esigenze dei cittadini e dei Consigli di Zona al fine di perseguire l'interesse della città».
IL PROGETTO - Il progetto dei parcheggi sotto piazzale Lavater era previsto dal Piano del 2000 e quattro anni dopo aveva ottenuto dal commissario straordinario Gabriele Albertini lo status di opera di pubblica utilità. Nei ricorsi presentati dai cittadini quel piano era stato contestato a colpi di «certificazioni incomplete, lacune, carenze, errori, mancato rispetto del regolamento del verde e dei vincoli paesistici, anomalie sui programmi di scavo e sui sistemi di prevenzione anti incendio».
LA BATTAGLIA DEI RESIDENTI - I residenti avevano difeso gli alberi di piazzale Lavater - bagolari e platani secolari - con manifestazioni, cortei, merende con i bimbi delle scuole, videointerviste su Internet e oltre duemila firme di protesta, incluse quelle di Gillo Dorfles e Salvatore Accardo. Erano previsti cinque livelli sotto terra, 250 box privati per i residenti (già prenotati) e 222 posti auto a rotazione. Il 18 maggio scorso Pisapia, candidato sindaco lanciato verso il trionfo del ballottaggio, aveva promesso: «Non possiamo permettere che questa città venga rovinata nei luoghi simbolo». «Una splendida notizia per Milano. Sono atti di rispetto per i milanesi, rispetto che è stato cancellato da anni di coltivazione di interessi di pochi», è il commento del consigliere comunale di Sel Luca Gibillini.
Commenti |
Effettua il
Login per poter inserire un commento! |